Ha il suo regalo personale da scartare per Natale e la sua fetta di torta alle feste di compleanno. Solidarizza con voi se vi capita di piangere o di sentirvi tristi.Vi accoglie con una passione ineguagliabile al rientro da una semplice spesa sotto casa.
Non riuscite neanche ad immaginare la vita senza di lui, e a volte vi dimenticate persino (suvvia, ammettetelo!) che non è uno dei bambini o un nipotino di casa.
Ma la realtà è che dentro la sua testa, oltre quel corpo nutrito da mani umane con cibo prodotto da esseri umani e quel pelo lucido strigliato con strumenti creati dall'uomo e con prodotti di bellezza anch'essi umani, egli rimane il prodotto di una lunga catena di geni e di istinti canini.
In rare eccezioni, entra nella vostra famiglia pronto a comportarsi come un cane.
Non potete costringerlo a comportarsi come un essere umano!
Se volete che faccia quello che volete voi, che sia felice e che stia fra persone felici di stare con lui, dovete trattarlo da cane. E, in pratica, dovete anche voi comportarvi come un cane, dandogli dei segnali che possa comprendere.
La cosa vi può sembrare spiacevole. Magari vi immaginate di dover passare dalla porticina «di servizio» o rosicchiare un osso. Una volta, però, che avrete capito il comportamento del cane, capirete che si tratta semplicemente di dover far credere al cane che vi state comportando come un cane. Una volta che lo farete, tanto voi quanto il vostro cane sarete pronti.
Pronti per Lui.
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