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ti scrivo perché qualche giorno fa abbiamo pubblicato un post di segnalazione per blog e siti che ci sembrano meritevoli e abbiamo incluso "Blog sul cane e i cuccioli..."
Giuseppe Pastore, redazione di Pet Magazine
martedì
Omeopatia Veterinaria
Che sia destinata all'uomo o agli animali, la medicina omeopatica utilizza rimedi curativi di origine vegetale, minerale e animale.
Samuel Hahnemann, medico tedesco padre di questa scienza, affermava già nel 1 796: «Se le leggi della medicina che io riconosco e proclamo sono reali e vere, le sole naturali, esse dovrebbero trovare la loro applicazione presso gli animali così come presso gli uomini». Guglielmo Lux, veterinario tedesco contemporaneo di Hahnemann, fu uno dei primi ad applicare l'omeopatia sugli animali.
Che cos'è l'omeopatia?
L'omeopatia è una scienza che si riferisce a due principi essenziali:
il principio di similitudine e la dose infinitesimale.
IL PRINCIPIO DI SIMILITUDINE
I simili si guariscono con i loro simili. Alla fine del XVIII secolo, il medico tedesco Samuel Hahnemann, incuriosito dagli effetti che il chinino aveva nei confronti della malaria, decise di assumere quotidianamente del chinino. Dei sintomi analoghi a quelli che si osservano nelle febbri malariche apparvero allora in lui. Era nata così l'omeopatia: il rimedio omeopatico per un malato è quello che, somministrato a dosi maggiori a un individuo sano, fa insorgere in questo i sintomi stessi della malattia.
LA DOSE INFINITESIMALE
Trattare una persona malata, e quindi già fisicamente indebolita, con certi prodotti tossici come l'arsenico, il fosforo, la digitale ecc. è pericoloso. Il paziente rischia di guarire e allo stesso tempo di aggravare il suo stato di salute! Di qui l'idea di realizzare delle diluizioni infinitesimali della sostanza, che conserva allora tutta la sua efficacia perdendo però la tossicità. Questo è il secondo principio dell'omeopatia.
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