««Un cane che ha già attaccato un uomo può essere pericoloso». Questa credenza ha un certo legame con la precedente e vi si ritrovano le tracce di antiche paure senza dubbio associate all'immagine del lupo e degli animali 'mangiatori di uomini'. Tale teoria presuppone che si confondano tutti i comportamenti aggressivi riconducendoli a una semplice attitudine predatoria. È estremamente raro che un cane morda un essere umano per nutrirsi, e gli esemplari che inseguono l'uomo come preda, se esistono, rappresentano soltanto un'eccezione. Nella maggior parte dei casi, infatti, il morso è in relazione ai rapporti di forza, alla paura, alle provocazioni o alla violazione del territorio (rinforzata dall'educazione), e il contatto con il sangue degli avversari non è affatto responsabile di un'eventuale recidiva né giustifica la soppressione dell'animale.
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