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"Ciao Sonia,
ti scrivo perché qualche giorno fa abbiamo pubblicato un post di segnalazione per blog e siti che ci sembrano meritevoli e abbiamo incluso "Blog sul cane e i cuccioli..."
Giuseppe Pastore, redazione di Pet Magazine
venerdì
American Staffordshire Terrier e Pit Bull: c'è differenza?LA QUESTIONE MORALE?
A causa della confusione che regna sovrana riguardo questo argomento, sono state formulate in merito svariate ipotesi. Talvolta queste teorie non nascono da vera passione o cultura einofila, ma sono frutto di poca conoscenza o provengono da settori che hanno, per svariati motivi, interesse a mantenere alto il polverone per trarne vantaggio.
E' quindi giusto fare un po' di chiarezza riguardo alla differenza che ESISTE tra American Staffordshire Terrier e Pit Bull. Deve però essere chiaro che nei ragionamenti che seguiranno, non v'è alcuna intenzione di colpevolizzare i cani, i quali non sono mai responsabili della loro struttura fisica o psichica, anzi, talvolta ne sono proprio le vittime, costrette a subire le conseguenze di forme o istinti indotti ed esasperati cTalTuomo per proprio beneficio. Questo scritto, non vuole nemmeno attaccare i proprietari o gli allevatori di Pit Bull che agiscono in buona fede e per amore dei loro cani, ma cercherà di mettere un poco d'ordine in una materia che alcuni hanno fatto di tutto per ingarbugliare. In primo luogo, ed in modo inconfutabile, si deve affermare che l'American Staffordshire Terrier è una razza riconosciuta dalla Federazione Cinologia Internazionale (F.C.I.), cosa che non è del Pit Bull: quindi - e giustamente - per la Cinofilia Ufficiale solo l'American Staffordshire Terrier deve essere considerato "razza". Vediamo ora il perché. Le ragioni sono d'ordine storico, genetico e morale.
Intendo chiarire che non v'è alcuna intenzione di colpevolizzare i cani, i quali non sono mai responsabili della loro struttura fisica o psichica, anzi, talvolta ne sono proprio le vittime, costrette a subire le conseguenze di torme o istinti indotti ed esasperati dall'uomo per proprio beneficio economico.
LE RAGIONI STORICHE
Verso la metà del XVIII secolo, iniziò un flusso d'emigrazione costante e consistente dall'Inghilterra verso l'America. I coloni portarono spesso al loro seguito dei cani che erano, naturalmente, di tutte le varietà: compresi i rinomatissimi Bull and Terrier. Una volta impiantate nel Nuovo Continente, le persone coinvolte nelle lotte tra cani iniziarono ad importare dal Regno Unito i più famosi combattenti.
Nel 1884 nacque l'American Kennel Club (AKC): unica associazione americana riconosciuta dalla FCI. Nel 1898 fu fondato da C. Z. Bennet l'United Kennel Club (UKC),dovefu registrato al numero uno il suo cane Ben-net's Ring come American Pit Bull Terrier. Nel settembre del 1909, l'American Dog Breeders Association (ADBA), fu costituita a Chicago sotto la guida di Guy Mc-Cord, che ne fu il primo Presidente, appoggiato da John P. Colby: suo grande amico e famoso allevatore di Pit Bull.
UKC e ADBA, come anche tutte le altre congregazioni minori, sono associazioni non riconosciute dalla Federazione Cinologica Internazionale (FCI), Anche in America, come fu prima in Inghilterra, i molti che non volevano che degli animali potessero essere usati in barbare pratiche, si riunirono in associazioni umanitarie. Con questo spirito è nato il fermento che ha portato diversi allevatori-veri, unici e disinteressati appassionati della razza - a far riconoscere lo Staffordshire Terrier americano. Ciò accadde dopo alcuni annidi selezione e dopo la costituzione, nel maggio 1936, dello Staffordshire Terrier Club d'America (STCA), che riunì un buon numero di veri cinofili grazie all'opera infaticabile di Wilfred T. Brandon. Il riconoscimento dell'Am Staff da parte dell'American Kennel Club (AKC) avvenne nel giugno del 1936, e da parte della FCI nel 1985. Qualche commentatore, sostiene che l'Am Staff è stato riconosciuto dall'AKC per motivi "politici" e incolpa questa Organizzazione di avere causato la "criminalizzazione" del Pit Bull. A parte che non si capisce cosa vuol dire "politici", questo è un insulto all'AKC oltre che una sciocchezza, formulata forse nel tentativo di far credere che Pit Bull ed Am Staff sono la stessa cosa. La verità, come vedremo, è che le organizzazioni cinofile serie non si sono mai volute immischiare con il mondo dei combattimenti, che con la cinofilia (amore per i cani) non aveva, e non ha ancora oggi, nulla a che vedere. Prima di essere registrati come Staffordshire Terrier all'A.K.C, è evidente che i cani interessati, anche se non utilizzati nei combattimenti, erano chiamati Bulldog, Pit Bulldog, Pit Bull, Yankee Terrier, ecc, e molti erano registrati UKC. Per questo, sia gli appassionati di Pit Bull sia quelli di Am Staff rivendicano il fatto che alcuni cani prestigiosi del passato appartenevano alla loro razza. 'Tra questi, i più noti sono Stubby: eroe della Prima Guerra Mondiale, e Pete, il cane attore che dalla metà degli anni '30 fu protagonista della fortunata serie "Our Gang"; chiamata in Italia "Piccole canaglie".
Poiché l'Am Staff, come abbiamo detto, fu riconosciuto nel 1936, questi sti cani non potevano nominalmente essere "Staffordshire", ma lo erano moralmente, perché non sono mai stati utilizzati per combattere: quindi non erano "pitbulls" termine generico che come ci è stato scritto il 02/02/ 2002 dall'AKG è usato in America per definire i cani impiegati nei combattimenti. Per quanto riguarda Pete the Pup, il cane attore di "Piccole canaglie", il cui vero nome era Lucenay's Peter, esso è stato tra i primi iscritti al Registro dell'Ameri-can Staffordshire Terrier aperto dall'AKG dopo il riconoscimento della razza (pare il dodicesimo). Si noterà nella foto in alto Wilfred T. Brandon (a sinistra) con Pete al centro e Harry Lucenay (a destra), che fu, forse, l'allevatore e certamente l'addestratore di Pete. Va ricordato che Brandon scrisse nella prima metà degli anni '30 lo standard dell'Am Staff; che il primo Am Staff iscritto all'AKG fu la sua femmina Farmer's Snugles Up, e che egli fu il primo Presidente dello Staffordshire Terrier Club d'America. Dopo il 1936, la situazione cambiò abbastanza lentamente poiché i vecchi appellativi erano d'uso comune; "Staffordshire Terrier" non era invece un nome familiare e facile da ricordare, per di più negli Stati Uniti non esiste, come in Inghilterra, una regione chiamata "Staffordshire". A causa della scarsa confidenza con il nome, nei primi documenti dello Staffordshire Terrier Club d'America - che naturalmente sapeva bene che gli Am Staff discendevano dagli storici Bull and Terrier inglesi - compariva un'indicazione in calce alla carta intestata che diceva: " The Grand Old Breed" FORMERLY known as the ameri-can (pit) bull terrier or yankee terrier -. Qualcuno, prendendo una lettera del 1943 (quindi solo sette anni dopo il riconoscimento dell'Am Staff), e commentando il documento, ha pensato di tradurre il vocabolo "formerly", con il termine "già", leggendo quindi così la frase: "La Grande Antica Razza già conosciuta come APBT o yankee terrier"; asserendo con ciò che Pit Bull ed Am Staff erano considerati da tutti, perfino dai membri dello Staffordshire Terrier Club d'America, la stessa cosa. Non è così. La spiegazione è che "formerly" non significa "già", come tradotto impropriamente, ma: "IN ALTRI TEMPI, NEL PASSATO" (Hazon - dizionario inglese-italiano; italiano-inglese). Quindi, la frase correttamente formulata in italiano è - "La Grande Antica Razza" in altri tempi (nel passato) conosciuta come l'american (pit) bull terrier o yankee terrier -. Ampliando un po' il concetto, è come se uno dicesse - ho un Cane da Pastore Scozzese, un Collie: cioè un Lassie - per farsi capire meglio da chi ascolta, essendo il cane attore Lassie molto famoso.
Ed è noto a tutti che la razza "American Staffordshire Terrier" è poco conosciuta tra il pubblico in America come in Europa, mentre moltissimi sanno cos'è un Pit Bull; naturalmente in ossequio al fatto che ciò che è negativo fa più clamore e notizia di ciò che è positivo. Come ha scritto nella sua "Storia del Pit Bull Terrier" Wayne D. Brown, un esperto appasionato della razza, negli anni '50 del XX secolo e fino ai primi anni '60, fu data per certi periodi la possibilità anche a dei Pit Bull registrati al-1TJ.K.C. di partecipare ad esposizioni organizzate dall'AKC e di conseguire il titolo di Campione. Pare che l'AKC con delibera del 18 febbraio 1960 e per la durata di tre anni, permise ai Pit Bull registrati all'UKC che avevano nelle prime tre generazioni un ;i il fenato registrato come Staffordshire Terrier al-l'AKC, ed avevano conquistato almeno tre punti in Esposizioni riconosciute dall'AKC, di accoppiarsi con uno Staffordshire Terrier registrato AKC, e le cucciolate potevano essere iscritte al-l'AKC come Staffordshire Terrier, purché denunciate dal proprietario del cane AKC con regole ristrette e severissime. Secondo alcuni l'apertura ai Pit Bull UKC continuò fino al 1972. Queste sono le notizie verola storia. Un altro motivo di confusione è dato dal fatto che all'United Kennel Club (UKC), è permesso iscrivere anche cani registrati al-l'American Kennel Club, il quale AKC non permette invece di registrare presso di lui cani iscritti all'UKC e tanto meno all'ADBA, ma registra solo cucciolate nate da genitori American Staffordshire Terrier, quindi registrati AKC. La registrazione contemporanea AKC ed UKC di uno stesso cane si chiama "doppia registrazione" e riguarda solo l'UKC. A causa di questo guazzabuglio, sul quale peraltro molti ancora giocano, la Federazione Cinologica Internazionale (FCI), ha giustamente accettato come razza ufficialmente riconosciuta nel circuito mondiale della cinofilia l'Ame-rican Staffordshire Terrier solo nel 1985: quando cioè è stata certa che le idee in merito erano un po' più chiare, e che gli American Staffordshire Terrier si erano ormai completamente staccati come immagine da un mondo squallido e dominato dal caos, col quale non hanno mai avuto moralmente veramente a ehe fare. Per fortuna la complicatissima e confusa parte storica è finita, e la conclusione è che chi vuol avere per compagno un discendente dei Bull and Terrier giunti in America secoli fa ma non vuole correre il rischio di essere confuso con un mondo caotico, desidera fare parte della Cinofilia Ufficiale e partecipare ad Esposizioni Canine riconosciute dalla F.C.I., ha solo la possibilità di scegliere un American Staffordshire Terrier, che darà garanzia di moralità, stabilità genetica, equilibrio ed affetto.
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