A PANCIA IN SU
Conclusa la poppata, il lavoro della madre prosegue con insistenti leccate nella zona del ventre dei suoi cuccioli; essi, alzando una delle zampe posteriori, si posizionano sul dorso per permetterle di stimolare la regione uro-genitale e ottenere così l'emissione di feci e urina. Questa azione materna diventa fondamentale per causare un'evacuazione non ancora autonoma a causa di un insufficiente sviluppo neurovegetativo, proseguendo all'incirca sino alla quarta settimana di vita. Siamo di fronte al cosiddetto "riflesso perineale',' conservato opportunamente per riuscire, durante l'intera esistenza, ad assumere una posizione dorsale che metterà la zona del ventre in evidenza. Tutto ciò avverrà quando il nostro amico, dinanzi a un soggetto che reputa superiore, attiverà il cosiddetto comportamento di sottomissione passiva (o totale). Non è infrequente osservare il cane che nell'incontro con il proprietario si mette a pancia all'aria, comportandosi allo stesso modo nell'interazione con altri cani che egli reputa dominanti. Esporre il ventre e il collo significa, infatti, mettere nelle "mani" altrui le proprie zone vitali, rendendosi allo stesso modo indifesi e inoffensivi. Sempre grazie al "riflesso perineale" il nostro amico potrà decidere di mettere il ventre in evidenza, senza tuttavia rilassare completamente la testa e il collo; queste due parti rimarranno parzialmente sollevate da terra, esprimendo una sottomissione chiamata "semi-attiva" Ciò accadrà quando il soggetto non si sentirà del tutto sicuro nel sottomettersi completamente, affidando al muso rialzato la funzione di fendere l'aria in segno di resa.
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