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"Ciao Sonia,
ti scrivo perché qualche giorno fa abbiamo pubblicato un post di segnalazione per blog e siti che ci sembrano meritevoli e abbiamo incluso "Blog sul cane e i cuccioli..."
Giuseppe Pastore, redazione di Pet Magazine

giovedì

Le razze del gruppo 10: IL PICCOLO LEVRIERO ITALIANO::ORIGINE:::Italia:::CARATTERE:::Riservato, affettuoso e docile.


























Agli inizi del nostro secolo il più piccolo dei levrieri rischiò l'estinzione, poiché nell'Ottocento i nobili trasformarono questa minuscola razza da caccia in "cane da grembo". Divenne infatti un cane da compagnia di dame, principesse, duchesse ecc.; si narra a questo proposito che Federico il Grande avesse 35 piccoli levrieri a corte. Per colpa della moda le levrette divennero aristocratiche e raffinate, sempre più fragili, eleganti miniature tremanti affette da nanismo. In queste condizioni verso la fine dell'Ottocento la razza era ovviamente destinata a scomparire per patologico nanismo e delicatezza. Fortunatamente agli inizi del Novecento in alcuni allevatori si fece strada l'idea di recuperare questo piccolo e intelligente cane da caccia, vigoroso e atletico nell'inseguimento della preda. Le origini del piccolo levriero italiano si suppone siano antichissime: uno scheletro imbalsamato dalle ossa sottili, il muso appuntito e il cranio stretto, che risale al 2000 a.C. e custodito presso il Museo del Cairo, secondo Edith Hoegel apparterebbe a uno dei progenitori dell'attuale piccolo levriero italiano. Di sicuro nell'antico Egitto vivevano cani del tutto simili all'attuale piccolo levriero italiano come testimoniano numerosi graffiti e ulteriori raffigurazioni, presenti anche in altre zone del bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente. Dopo un periodo di oblio i levrierini ricompaiono poi nelle pitture di Giotto e altri artisti del XIII e XIV secolo. Attualmente in Italia si registrano circa 60 nascite all'anno.


STANDARD


Il piccolo levriero italiano rappresenta nelle forme un greyhound miniaturizzato, modello di grazia e distinzione, con il tronco che sta nel quadrato. L'altezza varia da 32 a 38 centimetri. Il peso può raggiungere al massimo 5 chilogrammi. La testa è lunga, il cranio piatto, lungo e stretto, il muso sottilissimo; gli assi cranio-muso sono paralleli e separati da uno stop poco marcato. Gli occhi sono grandi, scuri ed espressivi. Le orecchie sono piccole cartilagini sottili ripiegate e girate un po' all'indietro. Il petto è stretto, il collo privo di giogaia, slanciato e leggermente arcuato. La groppa è molto scoscesa, larga e muscolosa; la coda è sottile e inserita bassa. L'ossatura è leggera, i piedi "da lepre", l'andatura elastica e armonica, scattante al bisogno. Il mantello è costituito da pelo raso e fine nei colori nero, grigio, ardesia e isabella. Macchie bianche sono ammesse nel mantello unicolore solo sul petto e sui piedi.

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