Ispirata ai concorsi ippici, dove cavallo e cavaliere affrontano percorsi a ostacoli cercando di accumulare il minor numero possibile di penalità, l'Agility dog si è rapidamente diffusa in quasi tutto il mondo, arrivando a contare, soprattutto nei paesi anglosassoni, decine di migliaia di praticanti. In Italia, dove è giunta sul finire degli anni '80, questa specialità è quella che ha riscosso il maggior successo tra le attività cinofilo-sportive. I praticanti nel nostro Paese sono stimati in un migliaio circa, metà dei quali prendono parte con regolarità alle numerose prove, , ufficiali e non, organizzate in tutta la penisola.
Il successo di questo sport è facile da spiegare semplicemente osservando una gara. L'Agility è, infatti, divertente, spesso addirittura entusiasmante e assai coinvolgente per chi la pratica. Un percorso di gara dura in media 30-40 secondi e il cane si trova ad affrontare diversi tipi di ostacoli: salti, tubi, slalom, passerelle e altalene, guidato nella sequenza predefinita (e sempre diversa per ogni competizione) dal suo conduttore.
Non si pensi che sia una cosa facile: dietro a quei pochi secondi di fre netica attività sul percorso, infatti, ci so no mesi e mesi di lavoro preparatorio, f nalizzato soprattutto a creare, tra cane e conduttore, quell'intesa immediata e quella sincronia di movimenti indispensabili per affrontare con successo i vari tipi di tracciato. Se, però, raggiunge re il livello di intesa e abilità sufficiente a superare tutti i tipi di ostacoli è impre sa alla portata di quasi tutti, sviluppare velocità e traiettorie adatte a rispettare tempi di gara senza incorrere in penalit (realizzando cioè un percorso "netto") <>
Sicuramente più complesso e spiegare ai conduttori "bipedi" come muoversi lungo il percorso e come comunicare rapidamente al cane i necessari cambi di direzione. Tra cane e uomo, infatti, è certamente il secondo quello meno portato al lavoro dinamico in sincronia con un altro individuo che, per di più, ha risorse atìeti-che e polmonari assai più sviluppate. Tuttavia, quando si crea il giusto feeling... l'Agility diventa davvero entusiasmante.
UNO SPORT PER TUTTI?
A livello di puro divertimento, l'Agility è davvero un'attività adatta a qualsiasi tipo di cane, per tenerlo in movimento e per sviluppare intesa e comprensione con il padrone. Permette, inoltre, un piacevole sfogo dell'energia psico-fisica. A livello agonistico, invece, le limitazioni ci sono e non vanno sottovalutate: cani di taglia imponente, oppure affetti da problemi ortopedici (displasia, osteocondrite e simili) o respiratori non dovrebbero mai essere sottoposti ai forti carichi di lavoro richiesti dall'Agility agonistica, perché le conseguenze sulla loro salute potrebbero essere davvero gravi e invalidanti.
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