DALLE PAMPAS SCONFINATE
La storia di questa razza inizia nel 1925, quando i fratelli argentini Antonio e Agostino Norez Martinez cominciarono a selezionare una nuova razza per ottenere un cane adatto alla CAZA MAIOR, caccia al puma. Partendo dal cane da combattimento di Cordoba, Il dottor Antonio selezionò il Dogo Argentino con il mantello di colore bianco perché si potesse facilmente distinguere dalla selvaggina che, in quelle regioni, è sempre di colore scuro, evitando così che il cane fosse ucciso per errore. Alla formazione del Dogo Argentino hanno contribuito molte razze, tutte selezionate con cura da Antonio Nores Martinez al fine di ottenere un animale che potesse e sapesse combattere con forza ed energia contro ogni avversario. Un cane che avesse la resistenza per inseguire per lungo tempo la preda nelle sterminate praterie argentine e, una volta raggiunta, avesse ancora tanta energia da lottare con essa per bloccarla o ucciderla.
I fratelli volevano un cane che avesse il fiuto del Pointer e l'istinto dell'Irish Wolfhound, uniti alla potenza del Dogue de Bordeaux e alla taglia dell'Alano, con il coraggio di un Bull Terrier e la massa di un Bulldog, la potenza fisica del Mastino Spagnolo con il carattere vivace del Boxer ma, soprattutto, con il mantello bianco per essere individuato agevolmente. Dopo soli tre anni, nel 1928, fu redatto il primo standard, tuttavia solo nel 1964 arriverà il riconoscimento da parte della Federazione Cinologica Argentina e, nel 1973, quello internazionale.
IL CARATTERE
Il carattere del Dogo Argentino è il risultato di tutte le razze che hanno contribuito alla sua formazione: coraggio indomabile, magnifico equilibrio, solido sistema nervoso, prudenza e forza, prodigioso fiuto, affidabilità, docilità, riflessività e istinto alla protezione.
Il Dogo Argentino è quindi una forza della natura, ma dotato di grande equilibrio e di un atavico sentimento
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